Due parole su Alitalia e Carpatair

La polemica sta infuriando su tutti i mezzi di informazione e nell’occhio del ciclone Alitalia sembra avere la peggio.

E sebbene io non sia un sostenitore di Alitalia, nè un grande fan, ritengo che alcuni articoli siano faziosi.

Alitalia non è la miglior compagnia in circolazione nè la più economica: nel passato è costata a ognuno di noi migliaia d’euro. Ma è veramente una banda di criminali per via dell’incidente occorso all’Atr-42 in wet-lease da Carpatair?

Sinceramente da Austriana Lufthansa, passando per Air France, tutte le major spesso subappaltano i voli a piccoli vettori che garantiscono collegamenti altrimenti difficili da effettuare per il mainline. Non c’è nulla di nuovo sotto il sole nè alcunchè di scandaloso.

E anche gli schiamazzi intorno alla vendita mascherata di questi biglietti mi pare sinceramente montata ad hoc. Sul sito – sebbene non a caratteri cubitali – è scritto che il volo è operato da Carpatair. Così come è indicato che alcuni voli sono operati da Air One, da C.A.I. First , da Air France o da Darwin.

Gli schiamazzi andrebbero fatti sulla sicurezza, se è il caso, e sugli standard delle compagnie che operano in questo paese.

Ora, non posso certo disquisire sulle testimonianze di chi giura che era convinto di salire a bordo di un velivolo di Alitalia: ho troppa esperienza diretta per potermi immedesimare in loro.

Ma la domanda che sorge è un’altra… Se il volo fosse stato operato da British Airways, o da Lufthansa per conto di Alitalia, ci sarebbe tutto questo turbillon di clamore? O il problema risiede nel fatto che forse l’Atr-42 non appateneva a una compagnia blasonata e (questo bisognerebbe però dimostrarlo, altrimenti sono illazioni pretestuose oltre che calunniose) meno sicura?

E ancora: è così sbagliato pensare che tutto questo bailame nasca perchè Alitalia ha di fatto tirato i remi in barca da alcune rotte minori nazionali dopo essere stata descritta come la compagnia di cui si doveva difendere l’italianità?

Intendiamoci: per me i “capitani coraggiosi” sono un po’ sbiaditi e pavidi. Tuttavia, i motivi per cui criticarli sono decisamente altri.

No comment invece sulla pessima idea di “sbianchettare” la livrea dell’aeromobile incidentato… uno stratagemma un po’ (troppo) ingenuo.

Che ne pensate?

14 risposte a “Due parole su Alitalia e Carpatair

  1. penso che a casa ci sono circa 1000 persone tra piloti e assistenti di volo laciati in cassa integrazione pagati dai contribuenti perchè Alitalia dichiara esuberi.Peccato che invece appalti voli che dovrebbero essere operati da professionisti addestrati ed altamente qualificati per darli in appalto ai rumeni.Prima di dire che Carpatair è sicura, sul web ci sono almeno 4 ultimi episodi alquanto preoccupanti accaduti alla compagnia rumena mentre operava per Alitalia.L’italianità non esiste più.

    • Ciao Freddy,
      grazie per la visita ed il commento.
      Sono d’accordo con te che vi sono molti piloti e A/V lasciati a casa e questo è un peccato.
      Io sulla sicurezza di Carpatair sono andato molto cautamente proprio perchè non ho gli strumenti per giudicare. Potremmo anche dire che Air France ha perso un A330 nell’Atlantico e Qantas ha avuto decine di incidenti minori negli ultimi due anni, ciononostante nessuna di queste due compagnie è stata targata come insicura.
      Sulla preparazione dei piloti rumeni, mi sembra prematuro dare giudizi, no?

      Vengo però al punto cruciale: tu hai fatto delle giuste affermazioni ma queste attengono delle strategie aziendali che Alitalia ha posto in essere. giuste o sbagliate (io dico: sbagliate). Ma questo non c’entra niente con l’incidente in sè.

      Tutto qui.

      grazie comunque per il tuo contribiuto e spero di leggerti presto.

      WF

  2. http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/13_febbraio_4/carpatair-lettera-pilota-ex-alitalia-express-2113844226917.shtml
    Io sono un’assistente di volo in cassa integrazione.Questo articolo rappresenta il mio pensiero.Ricordiamoci che gli standard di addestramento non sono uguali in tutta europa.Non sono razzista ma è un dato di fatto.Conosco uno degli assistenti di volo che ha evacuato l’aereo insieme agli altri 3 must go.Non si è trattato di windshear.Lui sostiene come testimone che il pilota abbia fatto un approach molto violento rompendo di fatto il carrello.Ricordiamoci che c’erano punte di 40 nodi di vento ma che SOLO Carpatair ha avuto problemi in atterraggio.E ne sono atterrati parecchi in quel frangente….

    • Ciao Sandy,
      grazie per la visita ed il messaggio.
      Mi spiace per la tua cassa integrazione e penso che sia giusto ciò che scrivi. Il punto è esattamente questo: garantire gli standard di sicurezza.
      com’è che dicono? safety is our priority?
      Il problema non è se subappalti una rotta o prendi aerei in wet-lease… bensì massimizzare la sicurezza di chi vola.

      Tutto qui 🙂
      Grazie per il tuo contributo e spero di leggerti presto.
      WF

  3. vi sono vicino.La porcata che ha fatto Alitalia ha dell’inverosimile..ma finchè saranno gli italiani a pagare ad Alitalia cosa importa? è chiaro che la compagnia di bandiera sta sprofondando sempre di più in una compagnia low cost.A mio parere è questo quello che vogliono diventare.Ho letto che chiuderanno il volo per Pechino a marzo.Peccato.Forza ragazzi tenete duro! magari con questo bailamme qualcosa si smuoverà per voi e verrete richiamati.Lo spero per noi italiani.Ni ancora crediamo nella professionalità, quella vera.
    Mario

  4. Io mi chiedo perchè uno debba volare Alitalia. Io non parlo di quello che è successo con Carpatair, ma parlo in generale. Per quale motivo devo viaggiare allo stesso prezzo di AF, BA, KLM (parlo di queste solo perchè sto monitorando dei voli per gli USA in questi giorni) con scalo a Fiumicino (dove sappiamo bene cosa succede ai bagagli) con una compagnia ormai allo sbando? Ad un prezzo minore AF mi fa anche volare con l’A380.
    E poi: Come è possibile che un volo come il diretto Roma-Pechino, che era buono anche perchè costava di gran lunga meno di altre compagnie, e quindi secondo me appetibile da molti, me compreso, venga chiuso? Ma che razza di strateghi ci sono in Alitalia?

    • Ciao Lorenzo,
      grazie per la visita ed il commento.

      Condivido in larga parte tutte le tue osservazioni.
      Quanto al volo per Pechino, io non sono molto d’accordo con te. Il fatto che i prezzi siano bassi ed abbia appeal sui passeggeri per questo fatto non è correlato ad una resa in termini di yields e di revenues… Non sono per niente sicuro che la Beijing fosse un money-maker per Alitalia.

      A presto
      WF

  5. Hai ragione su Pechino, ma lasciarlo così mi sembra assurdo, soprattutto pensando al futuro (ormai prossimo) che secondo me sarà da quelle parti, sia per turismo che per lavoro. E’ una rotta che potrebbe aprire sbocchi enormi in futuro

    • Ciao Lorenzo,
      sinceramente con la cassa che scarseggia e la necessità spasmodica di fare soldi nel breve termine, io penso che non si possano fare ragionamenti sul futuro ma si debba ragionare nell’immediato.
      A presto
      WF

  6. Ciao, per quanto riguarda lo “sbianchettamento” della livrea ti posso rispondere che è una prassi comune quando avviene un incidente, questo per limitare i danni d’immagine. Ti posso citare numerosi casi, ad esempio il Wind Jet a PMO, l’AF a Toronto, IB a Quito o LOT a Varsavia.
    Puoi starne certo che non è avvenuta nessuna cospirazione per nascondere niente. 😉

  7. Ne approfitto per farti i complimenti per l’ottimo blog.

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