Chi avrebbe mai detto che una forma di formaggio potesse sollevare un polverone simile?
A quanto sembra anche i giornali nazionali se ne stanno interessando.
L’Alitalia è stata privatizzata (COI NOSTRI SOLDI SIA CHIARO), non è più il carrozzone pubblico, ma guai ad accettare intromissioni estere o logiche di mercato. Tutto perchè – si dice – di italianità a bordo c’è poco. Ultimo in ordine di tempo è il Monterrey Jack Cheese, formaggio di chiaro stampo statunitense che viene servito sui voli intercontinentali dell’italica ALITALIA.
La coldiretti non ci stà e lamenta la scelta di Alitalia che penalizzerebbe i prodotti italiani.
Dicono loro: con 44 formaggi made in Italy perchè Alitalia sceglie un formaggio americano?!
Io mi limito ad alcune considerazioni:
- Alitalia è una società privata e non è una ONLUS: deve e può fare le scelte aziendali che ritiene più corrette, rispondendo solo ed esclusivamente ai suoi azionisti.
- Veramente il prodotto di Alitalia è così poco “italiano”: io non sono un estimatore, ma tra FRETTE e altri brand italiani non mi sembra ci si possa davvero lamentare.
- La COLDIRETTI non dovrebbe occuparsi DIRETTamente di COLtivare e non di ficcare il naso nei catering altrui?
- Chi ha detto che Alitalia deve necessariamente servire roba italiana?
- Vi siete mai chiesti se per caso – così giusto “en passant” – la scelta è dettata da una questione economica? Ricordo un direttore generale marketing di una nota compagnia aerea dichiarare di fronte a una platea trepidante “we need desperately cash”.
Alle volte è così semplice trovare delle risposte, no!?
poi già mi vedo le battaglie tra i produttori di: gorgonzola, taleggio, toma ,fontina, primosale, scamorza, robiola,crescenza, asiago, castelmagno, ricotta, stracchino, mozzarella,casera, tomino, pecorino, caciocavallo, panerone………..:-)
è solo perchè aumenta il peso a bordo, altrimenti pretenderebbero pure la mucca viola della Milka a bordo!
per non parlare della marmotta che confeziona la cioccolata!
🙂